Eventi e cultura

Tre spettacoli con la rassegna internazionale Suoni della Murgia

Prosegue il ricco cartellone

Suoni della Murgia

Ancora un trittico di serate, una dietro l’altra, questa volta tutte ambientate in un maestoso ex stabilimento vinicolo (De Laurentiis) nelle campagne di Santeramo in Colle, in provincia di Bari, per la XXIII rassegna musicale internazionale “Suoni della Murgia”, tra le manifestazioni più longeve in Puglia. Appuntamento domani, sabato e domenica con generi e linguaggi artistici diversi all’insegna del tema scelto quest’anno dagli organizzatori: “Sconfinamenti”. Si parte domani (26 luglio) alle 20.30 con Aiace, cantante e musicista brasiliana di Bahia, accompagnata dal chitarrista e polistrumentista Felipe Guedes dos Santos Conceição, suo connazionale. Con un lavoro coerente sulla musica afro-bahiana, Aiace si è affermata come punto di riferimento nella scena indipendente e ha appena pubblicato il suo secondo album da solista. Cantante e compositrice, l’artista carioca mescola elementi di musica popolare brasiliana, jazz, pop e rock, in dialogo con le radici ancestrali della sua cultura. I temi delle sue canzoni sono senza tempo. La sua voce è connotata da una dolcezza e una espressività sorprendenti. Il concerto di Aiace è organizzato da Suoni della Murgia, in collaborazione con Xilema Musica.

Sabato 27 luglio, sempre nello stabilimento De Laurentiis alle 20.30 Donato Emar Laborante, poeta e cantastorie mette in scena “Lievito Madre. Della Maièutica del Pane” dove si racconta di Re Cardo VII, primo Re della Murgia e del suo popolo, di pestilenze e carestia, di semina e raccolta, di piogge e sole, di grano e mietitura. Alle 21 si entra nell’atmosfera sempre evocativa della musica tradizionale ebraica con The New originale Klezmer ensemble, trio capeggiato da Davide Casali (clarinetto e voce). Insieme a lui Manuel Fugheli (fisarmonica) e Pietro Sponton (percussioni). Viene definita klezmer la musica degli ebrei che abitavano e vivevano già dal 16° secolo dopo Cristo nell’Est Europa. La parola deriva dall’ebraico e significa “strumento da suonare”. E’ la musica che per eccellenza veniva e viene suonata tuttora nelle feste e nei matrimoni ebraici e, talvolta, anche in quelli non ebraici, con disprezzo da parte dei religiosi che si infuriavano con queste bande di veri e propri musicisti di strada. Il più delle volte imparavano a suonare dai propri genitori che spesso tramandavano le musiche oralmente. Per questo motivo non esiste un repertorio preciso: la musica klezmer abbraccia molti paesi come la Russia, la Polonia e anche la Grecia. Poi intorno al 1920, una massa consistente di ebrei si spostarono in America contaminando la musica klezmer con il Jazz che ne subì un po’ l’influenza.

Domenica 28 luglio alle 20.30 “Racconti sonori a Sud. Il canto delle formiche”, tributo a Tommaso Fiore, con Rocco Capri Chiumarulo (voce narrante, canto, chitarra) e Vito Maria Laforgia (viola da gamba). Nel 2023 è stato celebrato il 50esimo anniversario della morte di Tommaso Fiore, grande intellettuale e antifascista pugliese, originario di Altamura, che ha descritto in maniera memorabile le terre del Sud e le condizioni disumane dei contadini (i cosiddetti “cafoni”) pugliesi e meridionali dell’epoca. Il reading musicale di Chiumarulo e Laforgia rende omaggio a un uomo e al suo “Popolo di formiche”, il libro più noto di Fiore, ma anche alle varie declinazioni di sud, attraverso canzoni e poesie di autori che i due artisti considerano vicini.

A seguire alle 21.30 Carlo Maver in “Solenne”, un concerto controcorrente, intimo, alla ricerca delle emozioni, della poesia, dei confini fra silenzio e musica, sacro e profano, passando da atmosfere liturgiche a racconti di viaggio che profumano di tango e atmosfere esotiche, immersi nel suono intenso del bandoneon e dei flauti. Nel disco pubblicato con lo stesso titolo del tour, da solista, un featuring del trombettista Paolo Fresu e del suonatore iraniano di kamanche Hesam Inanlou. Dodici tracce originali fra brani acustici e lievi incursioni elettroniche che accompagnano l’ascoltatore alla scoperta del mondo musicale di Maver, un musicista che parte dalla melodia per sviluppare attorno ad essa il suo discorso musicale lirico ed impregnato di tango e sonorità mediterranee.

Continua all’insegna degli “sconfinamenti”, tema portante della manifestazione, e all’incontro tra generi, non solo musicali, la rassegna internazionale “Suoni della Murgia”, giunta alla XXIII edizione, che si svolge tra dimore storiche, cortili, masserie, borghi rurali, tenute, jazzi, oasi naturalistiche, del territorio murgiano, locations ideali in questa torrida estate. Sono 24 in tutto gli appuntamenti della rassegna Suoni della Murgia, in programma da giugno a fine agosto nel territorio tra Altamura, Minervino Murge, Terlizzi e Santeramo in Colle, tra le province di Bari e Bat. Il numero complessivo di concerti è anche maggiore visto che per ogni serata spesso sono previsti due spettacoli. Direttore artistico è Luigi Bolognese.