Via Vecchia Buoncammino
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«Situazione invivibile» nella zona di via Vecchia Buoncammino

Il Comitato presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Bari. «Non solo rumori e polvere, ma anche questione di sicurezza»

Il transito continuo e l'alta velocità dei mezzi pesanti lungo via Bari, via Falcicchio, via Vecchia Buoncammino e via Fornace Corrente Le Fogge sta creando ancora problemi ai residenti della zona. Soprattutto con l'arrivo dell'estate, quando, per via del caldo, si lasciano le finestre delle abitazioni aperte. Il Comitato Via Vecchia Buoncammino torna a lamentare le conseguenze dell'apertura al traffico della bretella stradale che collega l'area con via Parisi e la Stazione. Rumori e polvere sembrano non dare pace ai cittadini, che hanno anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Bari. Documentano la situazione con fotografie e filmati.

«Tutto è cominciato a marzo dello scorso anno, quando è stata aperta al traffico la nuova strada», spiega Giovanni Dambrosio in rappresentanza del Comitato. «In poco meno di un mese camion e tir hanno cominciato a transitare lungo le nostre strade dalla mattina alla sera. Sono mezzi che provengono dalla zona industriale e camion che, dalla circonvallazione, si dirigono verso il porto di Bari».

«Esattamente un anno fa - continua Dambrosio - il Comitato ha scritto all'Amministrazione comunale, al Comando della Polizia Municipale e ai Carabinieri di Altamura. Nessuna risposta. Abbiamo chiesto un incontro con il Sindaco e siamo riusciti ad ottenerlo agli inizi di ottobre. C'era stato promesso l'avvio dei lavori di collegamento dello stradone che ora si affaccia su via Vecchia Buoncammino con via Bari. Sarebbe stata una soluzione ottimale per i mezzi pesanti e per noi residenti della zona. Ma nulla di concreto si è fatto. A febbraio - sottolinea Dambrosio - abbiamo inviato una seconda lettera al Sindaco e al comandante dei Vigili Urbani. Ancora nessuna risposta».

Il Comitato chiede «che venga rispettata l'ordinanza n. 62 del 31 marzo 2004, in cui si vieta il transito dei mezzi pesanti all'interno del centro abitato» e insiste sulla «mancanza di controlli nella zona da parte dei Vigili Urbani».

«Con l'arrivo della bella stagione - aggiunge Dambrosio - non possiamo stare con le finestre aperte per via dei rumori e della polvere. Abbiamo fatto presente il problema ad alcuni consiglieri di opposizione, che lo hanno portato in Consiglio comunale». Si tratta della seduta del 3 maggio, a cui prese parte una rappresentanza del Comitato. «In quell'occasione promisero di convocare un tavolo tecnico al quale sarebbero stati invitati a partecipare i residenti e i membri del Comitato. Ci dissero che stavano lavorando al progetto di collegamento di via Vecchia Buoncammino con via Bari. Il progetto dovrebbe contenere anche una rotonda. Sono passati quasi due mesi e non siamo stati informati di nulla. Queste strade risultano inadeguate a sopportare il traffico pesante e, tra l'altro, qui vicino sono presenti le Mura Megalitiche, beni che andrebbero preservati. Fra via Fornace Corrente Le Fogge e via Vecchia Buoncammino c'è uno svincolo stretto percorso continuamente dai mezzi pesanti, che, nello svoltare, spesso si ritrovano sui marciapiedi rovinandoli. È anche un problema di sicurezza perché sui marciapiedi dovrebbero transitare i pedoni. Qualche giorno fa un tir ha investito un gatto. Poteva essere una persona. Spesso i pedoni sono costretti a scansare i camion, soprattutto quando se ne incrociano due. La strada è così stretta che i mezzi pesanti, per svoltare, invadono la corsia opposta. Questo accade non solo in settimana, a partire dalle 6 di mattina, ma anche la domenica. La sera, poi, soprattutto nel periodo estivo, si aggiungono le moto e le auto che sfrecciano come se fossero su una pista da corsa».

Il 23 marzo scorso il Comitato ha presentato alla Procura della Repubblica di Bari un esposto «con tutti gli effetti di una denuncia perché se non si fa rispettare l'ordinanza con cui si vieta il transito dei mezzi pesanti all'interno del Centro abitato c'è omissione di atti d'ufficio. L'Amministrazione, poi, non ha risposto nemmeno al nostro intervento». Dopo l'estate il Comitato intende promuovere diverse iniziative che coinvolgano la cittadinanza.

Il sindaco Mario Stacca risponde così alle richieste del Comitato: «In quattro o cinque mesi realizzeremo il rondò in via Bari ed il collegamento fra questa strada e via Vecchia Buoncammino».

Sulla questione abbiamo chiesto il parere di Nino Lovicario, tecnologo, esperto in viabilità ed infortuni, consulente scientifico presso la Procura della Repubblica di Bari. «Apprezzo l'apertura di questa strada (ndr, l'arteria che collega via Vecchia Buoncammino, via Parisi e la Stazione), una valvola di sfogo, ma devo rilevare che appare "strozzata" da una parte e dall'altra. Da una parte c'è via Gravina, dove si deve svoltare o a destra o a sinistra, quando la strada potrebbe correttamente andare verso la circonvallazione. Dall'altra, per una mancata arteria di 40-50 metri, non sbocca su via Bari. Prima di fare quella strada - spiega Lovicario - bisognava creare degli sbocchi, altrimenti si vanno ad ostruire due aree senza proporre soluzioni. Adesso è stato creato un imbuto che provoca difficoltà al semaforo in via Bari. Questo costringe a svoltare fra via Fornace Corrente le Fogge e via Vecchia Buocammino. E le problematiche paradossalmente ricadono sui residente della zona. Inoltre c'è un'ordinanza che vieta il transito degli autocarri nel centro cittadino. Come esperto del settore non ritengo possibile che la Polizia municipale possa ignorare l'ordinanza. Mi rendo conto delle difficoltà del Comando, ma intanto bisogna accelerare i tempi per poter dare sbocco e sfogo al percorso mancante».

Nell'immagine, i segni di una frenata lasciata recentemente sull'asfalto di via Vecchia Buoncammino.


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