Torrente
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Eventi e cultura

Da Gravina ad Altamura, la "purificazione" dei luoghi percorsi

Nuova vita al torrente La Gravina ed alla Zona Archeologica Park Park

Nel profondo canyon della Gravina, il torrente, che da secoli è custode delle storie e delle tradizioni dell'antica civiltà rupestre, versa oggi in uno stato di degrado intollerabile. Un luogo di straordinaria bellezza che la mano ingrata dell'uomo ha segnato senza rispetto. Per chi frequenta spesso la zona e nutre un amore incondizionato per la natura, riconoscendosi figlio della stessa Madre Terra, alla vista di tutto quel degrado, ogni volta è un colpo al cuore.

Stanchi di subire inerti e pagare il fio dell'operato di chi non si cura di rispettare l'ambiente e il prossimo, un gruppo di volontari di Gravina e di Altamura, domenica 3 settembre si ritroveranno alle ore 9.00 presso piazza Notar Domenico, per attuare una pulizia dello strato superficiale del letto del fiume, privo di acqua per via della siccità che ha colpito il nostro territorio, rimuovendo i rifiuti in plastica che inquinano le nostre acque. Partendo dal centro storico, attraverseranno la grava della Gravina per quasi due chilometri, per poi raggiungere la zona archeologica e l'accesso del torrente a valle.

L'iniziativa prende il nome di "PuliAmo la terra Gravina in Puglia" ed è organizzata da Camminae Gravinae e Masseria Jesce Teatro della memoria, che raccontano: "Nelle varie uscite di cammino abbiamo avuto l'oppurtunità di cogliere posti meravigliosi. Il cammino ci rende persone migliori, passo dopo passo, e siamo riusciti a cogliere e a capire l'importanza del tempo, del respiro dell'uomo e della terra. Purtroppo nel nostro cammino, abbiamo notato in più luoghi che alla terra è stato tolto lo spazio del respiro, ingombrandola con elementi di disturbo, come ferro, plastica e tutti i nuovi elementi invasivi che l'uomo maldestro è riuscito a creare. Nei molti luoghi che abbiamo attraversato - proseguono - abbiamo sempre fatto attenzione a non lasciare il segno del nostro passaggio, lasciando il luogo puro dalla mano dell'uomo, a differenza di altri. E' necessario ripristinare lo spazio della terra per far sì che ritorni a respirare".

Chi vuole può unirsi liberamente al gruppo di volontari, osservando qualche piccolo accorgimento. Occorre munirsi di: guanti; caschi protettivi per la sicurezza, da cantiere o da ferrata, dal momento che il torrente è costeggiato da sponde di calcarinite in continua erosione; scarponi alti fino alla caviglia o scarponi antiifortunio, essendo il letto del fiume disconesso. Per chi non ha il casco, sono disponibili 10 caschi anti-infortunio.
E' sconsigliato per chi soffre di vertigini, poiché si deve essere fisicamente pronti a saltare alcuni piccoli massi e passare da alcuni passaggi stretti a ridosso di piccoli dislivelli.

E' in programma già la seconda "purificazione" dei luoghi percorsi: "PuliAmo la terra" si sposta ad Altamura, presso Murgia Catena - Masseria Jesce Teatro della memoria - Zona Archeologica Park Park, domenica 10 settembre. Maggiori dettagli saranno forniti nei prossimi giorni.
  • Degrado
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