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Troppi gesti incivili che offendono la città

Le riflessioni di un cittadino

Quotidianamente assisto a piccoli, e comunque deplorevoli, comportamenti di diffusa inciviltà che alimentano il degrado della nostra Città e del nostro vivere.
Quando vado per strada mi capita sovente di assistere a disinvolti atti di offesa alla gente che vuole vivere civilmente e dignitosamente.

Mi capita di vedere individui che portano a spasso il proprio cane per le necessità fisiologiche, che svolgono ovunque, non solo sotto casa ma anche per il Corso di Altamura. Dopo di ché questi individui tornano a casa con il proprio cane, non curanti di aver imbrattato muri, marciapiedi e strade di urine ed escrementi di ogni consistenza e forma, ma soddisfatti della solidarietà per il mondo animale. Altre persone, di ogni sesso ed età, lasciano cadere o abbandonano buste, bottiglie e cartacce per terra, pur disponendo di cestini o cassonetti a due passi. Per non parlare poi degli automobilisti che lasciano volare dai finestrini delle proprie auto cicche e pacchetti di sigarette, ne ho visti alcuni che approfittando della sosta ingannavano l'attesa facendo pulizia nella propria auto liberandosi di carte e rifiuti di ogni genere.

Ho visto compiere questi atti anche da professionisti e docenti. Ma è possibile che la maleducazione si sia così radicata dalle nostre parti, da lasciarci indifferenti, sino al punto che si faccia quanto detto con estrema disinvoltura? Vi invito un po' a riflettere, l'abitudine all'indifferenza è una cronica malattia, reagite anche con piccoli gesti. Ad esempio quando da un finestrino di una macchina che vi precede vedete buttare qualcosa, lampeggiate, fate capire all'autore di quel gesto che Vi ha offeso.
Bisognerebbe intervistare gli autisti degli autobus per farsi dire quanto è faticoso circolare per le nostre strade principali, neanche queste sono risparmiate, la nostra immagine non è salvaguardata. Automezzi in doppia fila ostacolano la circolazione, con inevitabile incremento di inquinamento, anche di tipo acustico; ma i vigili dove sono?

"Sono andato a comprare il pane!", si giustifica l'autore dell'ingorgo, come a dire "che c'è di male?", "sono una persona conosciuta, molti sanno che quel fuoristrada mi appartiene, ho l'abitudine di fare la spesa a quest'ora e quando sento il vigile che fischia io esco dal negozio".

Dobbiamo assolutamente smetterla di essere così tolleranti, queste abitudini sono terreno fertile per reati all'ambiente, certo ci costa fatica far notare ad un nostro concittadino che lo stiamo considerando un incivile, potremmo anche incontrare l'orgoglio della bestia che rifiuta di essere domata.

Esorto i Vigili ad intervenire con più severità ed a questa testata con più frequenza, affinché si possa sortire un riscatto del bene che è in noi.

Felice Altieri
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