altamura
altamura

«Quelli che non vivono ad Altamura tengono di più alla città»

Il parere di un altamurano "fuori sede"

Gentile redazione di Altamuralife,
vorrei anch'io contribuire ad alimentare il discorso intorno alle bellezze naturali che il territorio possiede e che non sfrutta per nulla o quasi, pensando sempre alle beghe di bottega dei vari politici o presunti proprietari dei siti archeologici. Mi sembra che tutto quello che si trova sottoterra diventi patrimonio della comunità, si dovrebbe approfondire questo discorso, anche se capisco che i proprietari dei terreni malvolentieri accettano un eventuale esproprio privo di compenso. Piccola osservazione, voglio sbagliarmi ma credo che chi ci tiene in misura maggiore alla salvaguardia e diffusione delle bellezze di Altamura sono quelli che vivono fuori da diversi anni.

Sia io che Giuseppe Bruscella siamo insigniti dell'Onorificenza del Presidente della Repubblica di "Maestro del Lavoro", la segnalazione non è per vanteria, ma perché si sappia che fuori dai nostri confini ci sono altamurani attivi che emergono e che sono capaci di farsi rispettare.

Secondo me i rappresentanti della comunità non riescono a vedere come ed in quale maniera sfruttare tutte le bellezze che ci sono in Altamura per aumentare l'interesse turistico. Se uno si presenta in agenzia turistica e chiede informazioni sulla Puglia, Altamura non viene mai citata né proposta. L'uomo Arcaico è, più o meno, dimenticato nella grotta, le impronte sono lasciate alle intemperie. Bisognerebbe creare dei parchi a tema e, magari, lanciare un concorso internazionale per lo studio e creare delle società miste per metterlo in pratica.

Giuseppe Debernardis, altamurano "fuori sede"
© 2001-2024 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
AltamuraLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.